Quando si parla di condomini e spazi comuni, sorge spontanea una domanda alla quale non è facile dare una risposta: cosa si ottiene nominando un amministratore di condominio? Nel fare chiarezza su questo interrogativo, bisogna partire definendo i tratti essenziali di questa figura. L’amministratore di condominio è una persona (fisica o giuridica) che si occupa regolarmente della cura degli spazi condivisi e delle spese da sostenere per conservare un adeguato tenore di vita.
Aspetti primari che non sempre ricevono tutta quell’attenzione che meriterebbero. L’esperienza insegna che molte volte i condomini si rivelano poco virtuosi nel prendersi cura degli ambienti collettivi così come nel dare inizio ad attività di manutenzione. In tali casi, per ovviare a notevoli carenze, c’è bisogno di una figura preparata su cui poter contare e a cui poter delegare gli impegni descritti.
Detto ciò, è opportuno un quadro sui vantaggi garantiti dalla nomina di questa figura, in particolar modo l’amministratore di condominio Roma, Milano o in altre grandi città risulta essere ancora più essenziale, in quanto dovrà gestire diversi i rapporti fra numerosi condomini.
Spesso, la scelta di un amministratore è legata alla possibilità di un’amministrazione imparziale delle cose comuni, evitando spiacevoli questioni tra condomini. In genere, un amministratore condominiale esterno è l’unico a poter offrire un servizio completo, ben strutturato e duraturo. Non si tratta di un’affermazione personale ma di un preciso dato, emergente da studi ed indagini recenti.
Sul territorio nazionale si scoprono delle realtà che si occupano a tempo pieno delle esigenze condominiali: pagamenti in uscita per gli spazi comuni, organizzazione delle assemblee e della manutenzione ordinaria, applicazione della normativa sulla sicurezza e sorveglianza delle zone pubbliche.
In particolare, un buon amministratore esterno è in grado di selezionare la migliore rete di fornitori per rapporto qualità/prezzo o proporre un ampio ventaglio durante l’assemblea condominiale. Affidando la ricerca all’amministratore condominiale, diventa più agevole il reclutamento di un professionista per la cura degli spazi esterni.
La missione delle suddette realtà è perseguire elevati standard di sicurezza, donando contemporaneamente certezza e serenità circa l’esatto adempimento degli obblighi legislativi.
L’articolo 1130 del Codice Civile vigente precisa che l’amministratore di condominio è responsabile civilmente nelle ipotesi di negligenza ed incuria per le parti comuni. Inoltre, nei casi di dolo o colpa grave dell’amministratore, la responsabilità passa dal civile al penale. L’esempio classico è quello della grave violazione della normativa in materia di sicurezza, durante l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria. Per limitare le conseguenze economiche in caso di incidenti negli spazi condominiali, è prassi la sottoscrizione di una polizza d’assicurazione condominiale. Uno strumento concepito per ripagare danni a persone o cose che siano intervenuti all’interno di zone comuni, senza dover chiedere ulteriori somme ai condomini. Tale polizza non si applica agli spazi privati dei condomini come il giardino di proprietà o l’appartamento, volendo citare i più frequenti.
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